FAQ

Cosa sono Yama e Niyama?

Yama e Niyama sono regole, comportamenti e impegni che gli studenti di yoga dovrebbero rispettare. Rappresentano le linee guida che conducono verso una vita più yogica e più serena.

I cinque Yamas sono comportamenti che regolano come ci relazioniamo agli altri.

Sono:

AHIMSA (non – violenza)

SATYA (onestà)

ASTEYA (non rubare)

BRAHMACHARIA (astinenza sessuale)

APARIGRAHA (non desiderare)

I cinque Niyama sono impegni verso noi stessi, principi che dovremmo seguire tutti i giorni.

Sono:

SAUCHA (purezza)

SANTOSHA (soddisfazione)

TAPAS (energia essenziale)

SVADHYAYA (introspezione)

ISVARA PRANIDHANA (arrendevolezza)

Quando ci troviamo in difficoltà (sul tappetino o nella vita di tutti i giorni), la risposta la troviamo molto probabilmente negli Yama e Niyama come indicato negli Yoga Sutra di Patanjhali.

Cos’è il Vinyasa?

Nell’Ashtanga Yoga le posture (Asana) sono collegate dal movimento e tutti i movimenti sono sincronizzati dal respiro.

La parola Vinyasa in sanscrito significa respiro sincronizzato al movimento. Quando il respiro e il movimento sono sincronizzati e i bandhas sono attivati si genera un forte calore interno. Grazie a questo calore, che stimola la situazione, comincia il processo di purificazione e il corpo diventa sano e forte.

Cos’è la Prima Serie?

Il Sistema dell’Ashtanga è costituito da sei serie di posture: Prima, Intermedia, Avanzate A,B,C e D.

Il nome in sanscrito della Prima serie è Yoga Chikitsa e può essere tradotto con Yoga Terapia. La serie è studiata per purificare, rendere forte e flessibile il corpo.

La serie Intermedia è chiamata Nadi Shodhana, che significa purificazione del sistema nervoso.

Le serie avanzate sono conosciute come Sthira Bhaga (Forza costante!?)

La Prima serie è la base per quelle successive.

Quante volte la settimana dovrei praticare?

L’Ashtanga Yoga prevede sei giorni settimanali di pratica da domenica a venerdì. Per raggiungere il massimo beneficio raccomandiamo di seguire la tradizione, o perlomeno tre giorni la settimana, anche una pratica più corta se non si ha tempo. Quando riesci a praticare costantemente la mente diventa ferma e calma e cominci a vedere risultati sia sul piano fisico che su quello mentale. Oltre a forza e flessibilità, una pratica regolare ti darà concentrazione, pazienza, calma e migliorerà anche il tuo senso dell’umorismo! Noi siamo d’accordo con l’antico detto: “ Pratica una volta la settimana e avrai dolori; pratica tre volte la settimana e starai bene; pratica ogni giorno e trasformerai la tua vita”

Se non sono flessibile posso praticare Yoga?

Yoga è per tutti, vieni come sei e vedrai che la pratica, insieme ad altri benefici, ti renderà più flessibile. Inoltre ti insegnerà ad essere meno rigido verso alcuni dei tuoi limiti, che inizieranno ad ammorbidirsi sorprendentemente. Attraverso la pratica abbiamo spesso riscontrato che il più grande ostacolo non è tanto la rigidità o la debolezza del corpo, quanto la rigidità della mente. Possiamo trovare la forza di cambiare le cose che possiamo e accettare quelle che non possiamo cambiare. La pratica è adattabile ai bisogni di tutti e l’insegnamento del metodo Mysore è sempre individuale.

Perché dovrei seguire la sequenza?

Nella pratica dell’Ashtanga Yoga ogni postura si costruisce dalla precedente ed è una preparazione per la successiva. Rispettando l’ordine della sequenza si avanza senza problemi nella serie rafforzandoci e impedendo di farsi male. Così si procede con equilibrio e inoltre avanzando nella pratica non secondo le proprie preferenze, ma secondo il sistema, si coltiva anche la pazienza e l’accettazione. E’ importante sapere però che nonostante che la serie sia universale, l’approccio va incontro ai bisogni di ognuno.

Come e quando dovrei avanzare nella pratica?

La regola generale è che non si dovrebbe aggiungere la postura successiva nella sequenza prima di aver raggiunto stabilità e forza nell’esecuzione della postura precedente. Il progresso e l’avanzamento dovrebbe essere sicuro e basato sull’umiltà e sul non attaccamento. E’ difficile gestire più posture se non si riesce ancora a gestire quelle su cui stiamo lavorando, quindi è meglio rimanere dove siamo.

Sarebbe meglio praticare presto la mattina?

La mattina la mente è più rilassata.

La mattina presto è chiamata “brahma muhurta” ed è considerato il momento migliore per praticare. Una tradizionale pratica al mattino ti dà la l’energia per affrontare il resto della giornata. In più è più facile praticare al mattino perché in generale si ha lo stomaco vuoto e non molti pensieri in testa.

Comunque, in qualsiasi momento della giornata tu decida di praticare sii costante, non trovare scuse, fino a che troverai un momento per fare la tua pratica, questa crescerà con te.

Come mi comporto se ho un dolore?

La pratica ti dà la possibilità di ascoltare e rispettare i segnali che il corpo ti sta dando. Quando si ha un dolore, l’insegnante ti potrà sempre dare una specifica modifica o un consiglio su quello che dovrai fare o su come dovrai procedere nella tua pratica. La pratica in se stessa non è una performance di posture eseguite in modo perfetto, la pratica lavora sulla mente. Rispettando i propri limiti e concentrandosi sul respiro, si raggiunge maggior consapevolezza e il respiro diventa più profondo.

Cosa è meglio fare durante i giorni di luna piena o nuova?

La forza di gravità che la luna esercita sulla terra, cambia a seconda della sua posizione rispetto al sole. A loro volta tutti gli esseri viventi di origine acquosa (e l’uomo è composto dal 70% d’acqua) risentono di questi cambiamenti.

In generale durante i giorni di luna piena, è possibile sentirsi più energetici ed euforici e quindi non del tutto radicati a terra. Nei giorni di luna nuova invece, è possibile sentirsi più calmi, ma allo stesso tempo appesantiti e poco inclini allo sforzo.

Nella tradizione dell’Ashtanga, chi ha una pratica giornaliera, osserva un giorno di riposo sia nel giorno di luna piena che in quello di luna nuova. Nel caso si decida di praticare è bene farlo in modo leggero, senza troppa forza e solo la prima serie.

E’ importante comunque portare l’attenzione al nostro corpo, al nostro approccio alla pratica e a come reagiamo e capire se c’è qualcosa di diverso o meno in questi giorni.